domenica 16 novembre 2014

Un giorno di ordinaria spesa - 1a puntata

Un giorno come tanti, una spesa come tante...

Fazzoletti di carta - Virtuosità 0 spaccato
 
6 pacchi. 100% di rifiuto. I fazzoletti una volta usati non sono riciclabili nella carta, né compostabili se si vuole compost di qualità, quindi vanno nell'indifferenziato.
Un 5% del totale sono gli involucri di plastica, che possono essere sì riciclati, ma sappiamo che una parte andrà comunque in un inceneritore.
Vedremo nelle prossime puntate a come si può ovviare a questo acquisto non virtuoso.


Mozzarelle - 1 pacco - Virtuosità 2

Un pacco (in plastica) con 3 mozzarelle, per un totale di 375g di prodotto.
L'involucro è differenziabile. Bene. Analizziamo però il prodotto.
Aprendolo... sorpresa! Ognuna delle 3 mozzarelle ha un suo ulteriore involucro!
Quindi per 375g di prodotto ho ben 4 involucri in plastica, che per quanto differenziabili hanno consumato petrolio e tanta energia per essere prodotti. Diciamo che sul totale acquistato un 70% è prodotto, un 30% è rifiuto. Pessima proporzione.
Inoltre la ditta produttrice è di Bologna (almeno è in Italia, fiuuuu). Quindi, inquinamento per il trasporto, confezioni multiple e sovradimensionate.
Non andiamo oltre il 2 di virtuosità. Anche questo acquisto è migliorabile.


3 teste di radicchio rosso - Virtuosità 4

Il pessimo voto di questo acquisto si deve alla modalità di imbustamento. Mi spiego: si sceglie il prodotto al banco, si indossa un guanto di plastica usa e getta (ahi! ahi!), si prende una busta di plastica trasparente usa e getta (ahi! ahi! ahi!), si preleva il prodotto, si pesa, si appiccica lo scontrino. Il guanto finisce nell'immondizia subito (sigh), la busta finirà nell'immondizia a casa (sigh!).
L'elevato consumo di plastica non fa raggiungere la sufficienza a questo acquisto. Migliorabile con pochi facili accorgimenti.


2 etti di arrosto di tacchino affettato + 2 etti di prosciutto crudo di Parma - Virtuosità 7

Un buon voto sull'acquisto di affettati??
Sì, mi perdonino gli animalisti e i vegetariani.
Quì abbiamo un 95.5% di prodotto e un 0.5% di rifiuto. Come? Semplice. L'acquirente ha portato con sé i suoi propri contenitori, ha fatto mettere le fette di tacchino e di prosciutto al loro interno, pesato togliendo la tara dei contenitori stessi e il solito maledetto scontrino è stato applicato sul tappo.
Scontrini a parte, non è stato prodotto un solo grammo di rifiuto.
A questo punto 7 sembra quasi poco come voto vero? Ebbene, il fatto che non sia più alto, dipende dal tipo di prodotto acquistato. Il tacchino (di cui ignoriamo la provenienza) non è certo allevato in Valle d'Aosta. Come viene allevato? Cosa mangia? Il trasporto fino qui quanto inquinamento produce? Stesso discorso per il prosciutto crudo. Inoltre è risaputo che gli allevamenti intensivi di produzione di carne sono molto inquinanti e consumano molte risorse. Migliorabile anche questo, ma la buona pratica di usare contenitori propri gli fa raggiungere un buon voto.


Due pacchi di piadine - virtuosità 5

Quì andiamo male. Prodotto a Bologna (vabbeh, è una piadina, meno male) quindi trasporto, inquinamento ecc. ecc...
Ma soprattutto la scelta dei contenitori. Un intero involucro di plastica per sole 3 piadine. Il prodotto è buono e sano, ma la pessima scelta di imballaggio non consente il raggiungimento della sufficienza. Acquisto passabile turandosi il naso, ma decisamente migliorabile.


4 confezioni di yogurt da 500gr - virtuosità 5

Prodotto in Alto Adige. Trasporto, inquinamento, ecc ecc (ma che ve lo dico a fare).
Confezioni in plastica. Meriterebbe un 4, ma per lo meno l'acquirente ha comprato confezioni grandi (da mezzo kg) riducendo la quantità di rifiuto prodotto. Avesse comprato quelle orribili confezioni, con 8 piccoli yogurt in plastica, tenuti assieme dal cartoncino, il voto sarebbe sceso ancora.

Qui in Valle produciamo del buonissimo yogurt (assente dal negozio in questione!!) confezionato nel vetro! Quello sarebbe un acquisto che meriterebbe almeno un 8! Pensateci.


2 kg di uva - virtuosità 7.5

Un voto molto alto, ecco perché: l'uva è contenuta in una scatola di cartone (riciclabile 100%). Pre-pesato (niente scontrino), nessun involucro in plastica, prodotto 95%, rifiuto 5% riciclabile completamente. Ottimo acquisto. 
Uva italiana, ma proviene da Bari (1000 km!!) e questo non consente un voto più elevato. Ben diverso sarebbe se fosse uva valdostana, ma insomma, accontentiamoci.


Crescenza - 2 pacchi - Virtuosità 8

Il voto più alto della giornata? Sì e vi spiego perché.
Questa crescenza ha un semplice e sottile involucro di carta (riciclabile al 100%). Inoltre è prodotta dalla centrale del latte della Valle d'Aosta (non proprio un km0, ma quasi).
Per scelta dell'acquirente, inoltre, non è stata imbustata ulteriormente: l'acquirente virtuoso ha portato con sé un proprio contenitore e l'ha messa lì. Al tappo ha applicato lo scontrino.
Sul totale acquistato abbiamo un 97% di prodotto, un 3% di rifiuto, quasi tutto riciclabile al 100%. (il maledetto scontrino no, un 0.5% dell'acquisto non è differenziabile).
Quindi non siamo vicini alla perfezione, ma non siamo lontani. Si può migliorare ancora? Certo.

Segui le prossime puntate di "Un giorno di orginaria spesa", prossimamente su "Il Comitato Si Può Fare"


giovedì 9 ottobre 2014

BAVARESE A RIFIUTI ZERO


Dalle parole ai fatti.....

Per chiudere in bellezza la stagione delle sagre autunnali, il Comitato Si può fare (al quale aderisce anche Valle Virtuosa) parteciperà alla CENA BAVARESE di domani sera a Donnas, venerdì 10 ottobre. 

Per l'ennesima volta vogliamo dimostrare che DIFFERENZIARE BENE nelle sagre valdostane è possibile!!!!

Invitiamo, per conoscere da vicino una sagra a Rifiuti Zero, tutti gli amministratori, i curiosi e simpatizzanti...gli scettici e gli increduli...insomma TUTTI coloro che vogliono rendersi conto come è possibile realizzare anche in Valle d'Aosta sagre e feste degne di essere un ESEMPIO di BUONE PRATICHE nella GESTIONE dei RIFIUTI!
Passate a salutarci e a constatare di persona quali risultati si ottengono quando Pro Loco e cittadini collaborano INSIEME per il BENE COMUNE!
Ah.....non dimentichiamoci che vi aspettano ottima birra da bere e succulenti piatti bavaresi.....


giovedì 18 settembre 2014

DALLE PAROLE AI FATTI

Il 24 SETTEMBRE ALLE ORE 18 

ci ritroveremo 
in piazza Deffeyes (di fronte a Palazzo Regionale)

per ricordare ai nostri amministratori gli impegni presi riguardo alla gestione dei rifiuti con la Delibera approvata nella seduta del Consiglio regionale del 30 luglio 2014.





Il 30 luglio 2014, a quasi due anni dall'esito referendario, è stata approvata all'unanimità una Delibera di Giunta contenente i nuovi indirizzi per la gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta.

La delibera prevede:
  • introduzione della tariffa puntuale (chi più inquina più paga)
  • raccolta dell'umido
  • porta a porta
  • creazione di un centro di compostaggio

Manca ora il nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti (scaduto nel 2013!) perché dalle parole si passi realmente ai fatti!

Il 24 settembre indossa qualcosa di bianco e vieni in Piazza Deffeyes alle 18.

Con la nostra presenza silenziosa ricorderemo ai nostri Amministratori che i cittadini vogliono finalmente dar corso al referendum


ADESSO!

#rifiutizerovda

#sipuofare


giovedì 4 settembre 2014

INCONTRO CON LA COMUNITA' MONTANA EVANCON

Nella giornata di giovedì 4 settembre 2014 una delegazione del Comitato Si può fare ha incontrato gli Amministratori della Comunità Montana Evançon. All'incontro ha partecipato anche l'Assessore regionale all'ambiente Luca Bianchi.

Durante l'incontro il Presidente della Comunità Montana Mello Sartor ha comunicato che l'appalto per la gestione dei rifiuti della Comunità Montana è stato recentemente prorogato di un anno. Tale decisione è stata presa, a detta del Presidente, “per non ipotecare il futuro in attesa del nuovo piano regionale dei rifiuti”

Il Comitato condivide pienamente questa scelta di buon senso.

Inoltre, nell'ottica di una proficua collaborazione ribadita più volte in tutti gli incontri avuti con le Istituzioni, ivi compresi quelli avuti con l'Assessore Bianchi, il Comitato e la Comunità Montana hanno concordato per ottobre il primo di una serie di incontri informativi con la popolazione da ripetersi successivamente in tutti i Comuni della Comunità Montana.

Il Comitato Si può fare esprime invece profonda preoccupazione per la decisione del Presidente della Comunità Montana Mont Rose Ornella Badery di indire una nuova gara per un appalto della durata quinquennale senza attendere il nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti.

Alla luce della Delibera di Giunta, approvata all'unanimità nella seduta del Consiglio regionale del 30 luglio 2014, che di fatto modifica profondamente tutto l'impianto di gestione dei rifiuti, la necessità di una proroga a breve termine dell'appalto è attualmente l'unica via percorribile. Procedere con un appalto quinquennale è dunque una decisione irresponsabile e pericolosa. Senza linee guida precise tutti i costi non previsti nell'appalto saranno scaricati sui cittadini i quali, come al solito, pagheranno per la negligenza e il disinteresse dei loro Amministratori.

Il Comitato Si può fare ritiene quindi che, pur non essendo stata prevista nel precedente appalto la possibilità di una proroga dello stesso, vi siano più che fondati presupposti per un rinvio tecnico.

venerdì 8 agosto 2014

Incontro con la Comunità Montana Mont Rose: verso un nuovo appalto, ma senza una strategia di riduzione dei rifiuti e dei costi!

A seguito dell'iniziativa del Comitato Si Può Fare per promuovere un confronto con la Comunità Montana Mont Rose, martedì 5 agosto 2014 si è svolto un incontro tra una rappresentanza del Comitato e la Presidente della Comunità Montana Ornella Badery, accompagnata da altri Amministratori della Comunità Montana.

Considerando che la scadenza contrattuale dell’attuale servizio di raccolta rifiuti della Mont Rose è prevista per il 31 dicembre 2014, il Comitato ha chiesto di illustrare le strategie che gli Amministratori della Comunità Montana intendono mettere in campo per ridurre i costanti aumenti di questi ultimi anni e le tariffe altissime, a fronte di un servizio immutato, che negli anni si è stabilizzato con una raccolta differenziata ferma solamentealla soglia del 48%.

Nel contempo il Comitato ha portato all'attenzione della Comunità Montana i nuovi indirizzi ed orientamenti regionali che sono stati approvati nell'ultima seduta del Consiglio Regionale che sono in evidente discontinuità con gli obiettivi passati e con l'organizzazione del precedente servizio di raccolta. Il Comitato ha ricordato anche l'obbligo di adeguarsi al quadro normativo europeo e italiano in materia di rifiuti attraverso il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata che avrebbe dovuto essere raggiunto già entro dicembre 2012.

Durante l'incontro non è emersa una strategia chiara. Nonostante ciò la Presidente della Comunità montana Badery sembra intenzionata a procedere con un nuovo appalto pluriennale senza aver ben chiaro quale sarà concretamente l'applicazione delle linee di indirizzo regionale. Non vorremmo che ciò comportasse l'introduzione di successive clausole di integrazione all'appalto che andranno a rispettare solo parzialmente gli indirizzi regionali.

Se non saranno presenti elementi di miglioramento sostanziali il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti della Comunità Montana Mont Rose presenterà sicuramente costi elevati e una mancanza di equità fiscale con il rischio di un sempre più crescente livello di morosità. 

Ma la fretta in questo caso non sarebbe da considerarsi dannosa? Procedere alla stipula di un appalto, con tanto di capitolato d'oneri, all'interno del quale non si è nelle condizioni di stabilire gli obiettivi di qualità del servizio, visto che si è in attesa che la Regione definisca i tempi e le modalità di attuazione delle linee di sviluppo, non costituirà un ulteriore aumento della tassa per i contribuenti?

Il CSPF ritiene fondamentale l'introduzione di un sistema che premi economicamente, attraverso una riduzione dei costi, il corretto comportamento dei cittadini. In tal senso l'introduzione della tariffa puntuale è l'unica azione concreta che farà innalzare in tempi brevissimi la percentuale di raccolta differenziata, così come dimostrano le precedenti esperienze dei Comuni italiani che hanno già raggiunto la percentuale rispettosa della normativa vigente. Tariffa puntuale e raccolta porta a porta, compresa la raccolta della frazione organica: sono queste le azioni che porteranno ad una diminuzione del costo del servizio a carico del cittadino come testimoniato da tutte quelle realtà che da alcuni anni hanno adottato queste strategie, non trascurando anche il confronto puntuale con la popolazione e il coinvolgimento attivo dei cittadini nel perseguimento degli obiettivi.

Per tutti questi motivi il Comitato Si può fare lancia un appello alla responsabilità, questa volta di tutti gli amministratori comunali dei Comuni della Mont Rose e a tutte le forze politiche, e chiede che venga appoggiata una Mozione per impegnare gli Amministratori della Comunità Montana Mont Rose ad adottare una raccolta dei rifiuti più efficiente, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico, conformandosi con gli obiettivi contenuti nei nuovi indirizzi regionali.



mercoledì 23 luglio 2014

Lettera inviata ai presidenti delle comunità montane Mont Rose e Evançon

All'attenzione dei presidenti e dei consigli dei sindaci delle comunità montane Mont Rose e Evançon, il Comitato Si Può Fare ha inviato il seguente invito
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Nella seduta di venerdì 18 luglio 2014, la Giunta regionale ha finalmente approvato quelli che sono i nuovi indirizzi ed orientamenti per la gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta. I nuovi indirizzi approvati avevano ottenuto parere favorevole espresso unanimemente dalla Terza Commissione consiliare il 16 luglio scorso, in coerenza con le determinazioni assunte dalla Giunta regionale il 7 marzo scorso. Il documento approvato prevede la raccolta dell'organico, una tariffazione puntuale, il potenziamento della raccolta differenziata, il recupero della materia e il progressivo azzeramento della discarica di Brissogne. Tale deliberazione apre la possibilità a nuove scelte politiche relativamente alla gestione dei rifiuti, in modo coordinato a livello regionale e a livello locale (subATO).

Considerato che nel caso della Comunità montana Mont Rose, il piano e l’appalto per la gestione raccolta dei rifiuti è in scadenza, alla luce dei nuovi impulsi e delle nuove soluzioni possibili: Quali saranno le scelte future a livello locale?

TARES prima e TARI dopo hanno evidenziato che la gestione attuale dei rifiuti nella Comunità Montana Mont Rose è insostenibile per le tasche dei cittadini e delle imprese, sulle quali l’intero costo viene ribaltato, oltretutto senza che si siano raggiunti gli obiettivi di raccolta contenuti nei relativi piani programmatici e previsti dalle direttive comunitarie e dalle leggi nazionali.

Questo penalizza non solo i risultati di gestione ottenuti, ma rischia di diventare un boomerang anche per gli amministratori: La Corte dei Conti della Sez. Giur. Liguria, con sentenza n. 83 del 2013, ha condannato amministratori e funzionari comunali a risarcire i propri cittadini per non aver assunto sufficienti iniziative atte a ricondurre la gestione dei rifiuti al rispetto delle percentuali minime di raccolta differenziata fissate dalla legge e per il conseguente danno economico originato dai maggiori tributi fatti pagare ai propri cittadini, per i quantitativi extra conferiti in discarica. Ed in questo noi vediamo chiare analogie.

La responsabilità delle scelte strategiche in capo ai rappresentanti politici, quindi, assume ancora maggiore rilevanza e visibilità, in quanto le scelte in merito alle modalità di gestione e raccolta sono stabilite dal sub-
ATO per conto dei Comuni.

Per raggiungere gli obiettivi previsti e trovare un buon modello di gestione per i rifiuti, siamo convinti, ed è la stessa normativa europea e italiana a dirlo, è necessario che la progettazione sia discussa e condivisa con tutti gli attori coinvolti.

Se è vero, dunque, che solo coinvolgendo le persone in un processo di cambiamento si possono ottenere i risultati necessari, il Comitato “Si può fare” si propone a tutela degli interessi della popolazione, degli utenti e delle istituzioni locali.

Prima di rassegnarci a prendere atto delle decisioni assunte e subire altri aumenti delle tariffe rifiuti, senza reali miglioramenti nelle percentuali di raccolta differenziata, chiediamo un incontro urgente con i soggetti deputati alla predisposizione dei nuovi piani programmatici, che preveda un’illustrazione delle misure che il vostro Consiglio intende valutare, gli obiettivi e i relativi costi.

Considerata l’urgenza della tematica, vi chiediamo di fissare l'incontro entro il 30 luglio prossimo.

Nel caso non fosse accolta la richiesta, il Comitato si riserva di attuare ogni azione necessaria, per la miglior tutela degli interessi della popolazione, degli utenti e delle istituzioni locali.

In attesa di un vostro tempestivo riscontro e ringraziandovi per l’attenzione che potrete accordarci, vi porgiamo cordiali saluti.

Il Comitato Si Può Fare


giovedì 5 giugno 2014

Plastica - cosa dice COREPLA

Ciao a tutti,

a tutti vogliamo divulgare questo link monto utile di COREPLA, che spiega molto bene cosa va messo nella raccolta della plastica.

Se ci impegnamo tutti, Si Può Fare!