Un giorno come tanti, una spesa come tante...
Detersivi e saponi per la persona alla spina - Virtuosità 10
Non c'è storia. Voto pieno a questo acquisto, a rifiuti zero. Detersivi e saponi per la persona, fatti con componenti che non lasciano residui nell'ambiente. Il contenitore si acquista una volta sola, dopodiché lo si riutilizza migliaia di volte. Zero plastica da buttare, zero plastica che va ad incenerimento. Un risparmio per l'ambiente, per il portafoglio e per la nostra salute.
sabato 6 dicembre 2014
domenica 16 novembre 2014
Un giorno di ordinaria spesa - 1a puntata
Un giorno come tanti, una spesa come tante...
Fazzoletti di carta - Virtuosità 0 spaccato
6 pacchi. 100% di rifiuto. I fazzoletti una volta usati non sono riciclabili nella carta, né compostabili se si vuole compost di qualità, quindi vanno nell'indifferenziato.
Un 5% del totale sono gli involucri di plastica, che possono essere sì riciclati, ma sappiamo che una parte andrà comunque in un inceneritore.
Vedremo nelle prossime puntate a come si può ovviare a questo acquisto non virtuoso.
Un 5% del totale sono gli involucri di plastica, che possono essere sì riciclati, ma sappiamo che una parte andrà comunque in un inceneritore.
Vedremo nelle prossime puntate a come si può ovviare a questo acquisto non virtuoso.
Mozzarelle - 1 pacco - Virtuosità 2
Un pacco (in plastica) con 3 mozzarelle, per un totale di 375g di prodotto.
L'involucro è differenziabile. Bene. Analizziamo però il prodotto.
Aprendolo... sorpresa! Ognuna delle 3 mozzarelle ha un suo ulteriore involucro!
Quindi per 375g di prodotto ho ben 4 involucri in plastica, che per quanto differenziabili hanno consumato petrolio e tanta energia per essere prodotti. Diciamo che sul totale acquistato un 70% è prodotto, un 30% è rifiuto. Pessima proporzione.
Inoltre la ditta produttrice è di Bologna (almeno è in Italia, fiuuuu). Quindi, inquinamento per il trasporto, confezioni multiple e sovradimensionate.
Non andiamo oltre il 2 di virtuosità. Anche questo acquisto è migliorabile.
3 teste di radicchio rosso - Virtuosità 4
Il pessimo voto di questo acquisto si deve alla modalità di imbustamento. Mi spiego: si sceglie il prodotto al banco, si indossa un guanto di plastica usa e getta (ahi! ahi!), si prende una busta di plastica trasparente usa e getta (ahi! ahi! ahi!), si preleva il prodotto, si pesa, si appiccica lo scontrino. Il guanto finisce nell'immondizia subito (sigh), la busta finirà nell'immondizia a casa (sigh!).
L'elevato consumo di plastica non fa raggiungere la sufficienza a questo acquisto. Migliorabile con pochi facili accorgimenti.
2 etti di arrosto di tacchino affettato + 2 etti di prosciutto crudo di Parma - Virtuosità 7
Un buon voto sull'acquisto di affettati??
Sì, mi perdonino gli animalisti e i vegetariani.
Quì abbiamo un 95.5% di prodotto e un 0.5% di rifiuto. Come? Semplice. L'acquirente ha portato con sé i suoi propri contenitori, ha fatto mettere le fette di tacchino e di prosciutto al loro interno, pesato togliendo la tara dei contenitori stessi e il solito maledetto scontrino è stato applicato sul tappo.
Scontrini a parte, non è stato prodotto un solo grammo di rifiuto.
A questo punto 7 sembra quasi poco come voto vero? Ebbene, il fatto che non sia più alto, dipende dal tipo di prodotto acquistato. Il tacchino (di cui ignoriamo la provenienza) non è certo allevato in Valle d'Aosta. Come viene allevato? Cosa mangia? Il trasporto fino qui quanto inquinamento produce? Stesso discorso per il prosciutto crudo. Inoltre è risaputo che gli allevamenti intensivi di produzione di carne sono molto inquinanti e consumano molte risorse. Migliorabile anche questo, ma la buona pratica di usare contenitori propri gli fa raggiungere un buon voto.
Due pacchi di piadine - virtuosità 5
Quì andiamo male. Prodotto a Bologna (vabbeh, è una piadina, meno male) quindi trasporto, inquinamento ecc. ecc...
Ma soprattutto la scelta dei contenitori. Un intero involucro di plastica per sole 3 piadine. Il prodotto è buono e sano, ma la pessima scelta di imballaggio non consente il raggiungimento della sufficienza. Acquisto passabile turandosi il naso, ma decisamente migliorabile.
4 confezioni di yogurt da 500gr - virtuosità 5
Prodotto in Alto Adige. Trasporto, inquinamento, ecc ecc (ma che ve lo dico a fare).
Confezioni in plastica. Meriterebbe un 4, ma per lo meno l'acquirente ha comprato confezioni grandi (da mezzo kg) riducendo la quantità di rifiuto prodotto. Avesse comprato quelle orribili confezioni, con 8 piccoli yogurt in plastica, tenuti assieme dal cartoncino, il voto sarebbe sceso ancora.
Qui in Valle produciamo del buonissimo yogurt (assente dal negozio in questione!!) confezionato nel vetro! Quello sarebbe un acquisto che meriterebbe almeno un 8! Pensateci.
2 kg di uva - virtuosità 7.5
Un voto molto alto, ecco perché: l'uva è contenuta in una scatola di cartone (riciclabile 100%). Pre-pesato (niente scontrino), nessun involucro in plastica, prodotto 95%, rifiuto 5% riciclabile completamente. Ottimo acquisto.
Uva italiana, ma proviene da Bari (1000 km!!) e questo non consente un voto più elevato. Ben diverso sarebbe se fosse uva valdostana, ma insomma, accontentiamoci.
Crescenza - 2 pacchi - Virtuosità 8
Questa
crescenza ha un semplice e sottile involucro di carta (riciclabile al
100%). Inoltre è prodotta dalla centrale del latte della Valle d'Aosta
(non proprio un km0, ma quasi).
Per
scelta dell'acquirente, inoltre, non è stata imbustata ulteriormente:
l'acquirente virtuoso ha portato con sé un proprio contenitore e l'ha
messa lì. Al tappo ha applicato lo scontrino.
Sul
totale acquistato abbiamo un 97% di prodotto, un 3% di rifiuto, quasi
tutto riciclabile al 100%. (il maledetto scontrino no, un 0.5%
dell'acquisto non è differenziabile).
Quindi non siamo vicini alla perfezione, ma non siamo lontani. Si può migliorare ancora? Certo.
Segui le prossime puntate di "Un giorno di orginaria spesa", prossimamente su "Il Comitato Si Può Fare"
giovedì 9 ottobre 2014
BAVARESE A RIFIUTI ZERO
Dalle parole ai fatti.....
Per
chiudere in bellezza la stagione delle sagre autunnali, il Comitato Si
può fare (al quale aderisce anche Valle Virtuosa) parteciperà alla CENA
BAVARESE di domani sera a Donnas, venerdì 10 ottobre.
Per l'ennesima volta vogliamo dimostrare che DIFFERENZIARE BENE nelle sagre valdostane è possibile!!!!
Invitiamo, per conoscere da vicino una sagra a Rifiuti Zero, tutti gli
amministratori, i curiosi e simpatizzanti...gli scettici e gli
increduli...insomma TUTTI coloro che vogliono rendersi conto come è
possibile realizzare anche in Valle d'Aosta sagre e feste degne di
essere un ESEMPIO di BUONE PRATICHE nella GESTIONE dei RIFIUTI!
Passate a salutarci e a constatare di persona quali risultati si
ottengono quando Pro Loco e cittadini collaborano INSIEME per il BENE
COMUNE!
Ah.....non dimentichiamoci che vi aspettano ottima birra da bere e succulenti piatti bavaresi.....
giovedì 18 settembre 2014
DALLE PAROLE AI FATTI
Il 24 SETTEMBRE ALLE ORE 18
ci ritroveremo
in piazza Deffeyes (di fronte a Palazzo Regionale)
per ricordare ai nostri amministratori gli impegni presi riguardo alla gestione dei rifiuti con la Delibera approvata nella seduta del Consiglio regionale del 30 luglio 2014.
Il
30 luglio 2014, a quasi due anni dall'esito referendario, è stata
approvata all'unanimità una Delibera di Giunta contenente i nuovi
indirizzi per la gestione dei rifiuti in Valle d'Aosta.
La
delibera prevede:
- introduzione della tariffa puntuale (chi più inquina più paga)
- raccolta dell'umido
- porta a porta
- creazione di un centro di compostaggio
Manca
ora il nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti (scaduto nel
2013!) perché dalle parole si passi realmente ai fatti!
Il
24 settembre indossa qualcosa di bianco e vieni in Piazza Deffeyes
alle 18.
Con
la nostra presenza silenziosa ricorderemo ai nostri Amministratori
che i cittadini vogliono finalmente dar corso al referendum
ADESSO!
#rifiutizerovda
#sipuofare
giovedì 4 settembre 2014
INCONTRO CON LA COMUNITA' MONTANA EVANCON
Nella
giornata di giovedì 4 settembre 2014 una delegazione del Comitato Si
può fare ha incontrato gli Amministratori della Comunità Montana
Evançon. All'incontro ha partecipato anche l'Assessore regionale
all'ambiente Luca Bianchi.
Durante
l'incontro il Presidente della Comunità Montana Mello Sartor ha
comunicato che l'appalto
per la gestione dei rifiuti della Comunità Montana è stato
recentemente prorogato di un anno.
Tale decisione è stata presa, a detta del Presidente, “per
non ipotecare il futuro in attesa del nuovo piano regionale dei
rifiuti”.
Il Comitato condivide pienamente questa scelta di buon senso.
Inoltre,
nell'ottica di una proficua collaborazione ribadita più volte in
tutti gli incontri avuti con le Istituzioni, ivi compresi quelli
avuti con l'Assessore Bianchi, il Comitato e la Comunità Montana
hanno concordato
per ottobre il primo di una serie di incontri informativi con la
popolazione da
ripetersi successivamente in tutti i Comuni della Comunità Montana.
Il
Comitato Si può fare esprime invece profonda preoccupazione
per la decisione del Presidente della Comunità Montana Mont Rose
Ornella Badery di
indire una nuova gara per un appalto della durata quinquennale senza
attendere il nuovo piano regionale per la gestione dei rifiuti.
Alla
luce della Delibera di Giunta, approvata all'unanimità nella seduta
del Consiglio regionale del 30 luglio 2014, che di fatto modifica
profondamente tutto l'impianto di gestione dei rifiuti, la necessità
di una proroga a breve termine dell'appalto
è attualmente l'unica via percorribile. Procedere con un appalto
quinquennale è dunque una decisione irresponsabile e pericolosa.
Senza linee guida precise tutti i costi non previsti nell'appalto
saranno scaricati sui cittadini i quali, come al solito, pagheranno
per la negligenza e il disinteresse dei loro Amministratori.
Il
Comitato Si può fare ritiene quindi che, pur non essendo stata
prevista nel precedente appalto la possibilità di una proroga dello
stesso, vi siano più che fondati presupposti per un rinvio tecnico.
venerdì 8 agosto 2014
Incontro con la Comunità Montana Mont Rose: verso un nuovo appalto, ma senza una strategia di riduzione dei rifiuti e dei costi!
A seguito dell'iniziativa del Comitato Si Può Fare per promuovere un confronto con la Comunità Montana Mont Rose, martedì 5 agosto 2014 si è svolto un incontro tra una rappresentanza del Comitato e la Presidente della Comunità Montana Ornella Badery, accompagnata da altri Amministratori della Comunità Montana.
Considerando che la scadenza contrattuale dell’attuale servizio di raccolta rifiuti della Mont Rose è prevista per il 31 dicembre 2014, il Comitato ha chiesto di illustrare le strategie che gli Amministratori della Comunità Montana intendono mettere in campo per ridurre i costanti aumenti di questi ultimi anni e le tariffe altissime, a fronte di un servizio immutato, che negli anni si è stabilizzato con una raccolta differenziata ferma solamentealla soglia del 48%.
Nel contempo il Comitato ha portato all'attenzione della Comunità Montana i nuovi indirizzi ed orientamenti regionali che sono stati approvati nell'ultima seduta del Consiglio Regionale che sono in evidente discontinuità con gli obiettivi passati e con l'organizzazione del precedente servizio di raccolta. Il Comitato ha ricordato anche l'obbligo di adeguarsi al quadro normativo europeo e italiano in materia di rifiuti attraverso il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata che avrebbe dovuto essere raggiunto già entro dicembre 2012.
Durante l'incontro non è emersa una strategia chiara. Nonostante ciò la Presidente della Comunità montana Badery sembra intenzionata a procedere con un nuovo appalto pluriennale senza aver ben chiaro quale sarà concretamente l'applicazione delle linee di indirizzo regionale. Non vorremmo che ciò comportasse l'introduzione di successive clausole di integrazione all'appalto che andranno a rispettare solo parzialmente gli indirizzi regionali.
Se non saranno presenti elementi di miglioramento sostanziali il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti della Comunità Montana Mont Rose presenterà sicuramente costi elevati e una mancanza di equità fiscale con il rischio di un sempre più crescente livello di morosità.
Considerando che la scadenza contrattuale dell’attuale servizio di raccolta rifiuti della Mont Rose è prevista per il 31 dicembre 2014, il Comitato ha chiesto di illustrare le strategie che gli Amministratori della Comunità Montana intendono mettere in campo per ridurre i costanti aumenti di questi ultimi anni e le tariffe altissime, a fronte di un servizio immutato, che negli anni si è stabilizzato con una raccolta differenziata ferma solamentealla soglia del 48%.
Nel contempo il Comitato ha portato all'attenzione della Comunità Montana i nuovi indirizzi ed orientamenti regionali che sono stati approvati nell'ultima seduta del Consiglio Regionale che sono in evidente discontinuità con gli obiettivi passati e con l'organizzazione del precedente servizio di raccolta. Il Comitato ha ricordato anche l'obbligo di adeguarsi al quadro normativo europeo e italiano in materia di rifiuti attraverso il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata che avrebbe dovuto essere raggiunto già entro dicembre 2012.
Durante l'incontro non è emersa una strategia chiara. Nonostante ciò la Presidente della Comunità montana Badery sembra intenzionata a procedere con un nuovo appalto pluriennale senza aver ben chiaro quale sarà concretamente l'applicazione delle linee di indirizzo regionale. Non vorremmo che ciò comportasse l'introduzione di successive clausole di integrazione all'appalto che andranno a rispettare solo parzialmente gli indirizzi regionali.
Se non saranno presenti elementi di miglioramento sostanziali il nuovo sistema di raccolta dei rifiuti della Comunità Montana Mont Rose presenterà sicuramente costi elevati e una mancanza di equità fiscale con il rischio di un sempre più crescente livello di morosità.
Ma la fretta in questo caso non sarebbe da considerarsi dannosa? Procedere alla stipula di un appalto, con tanto di capitolato d'oneri, all'interno del quale non si è nelle condizioni di stabilire gli obiettivi di qualità del servizio, visto che si è in attesa che la Regione definisca i tempi e le modalità di attuazione delle linee di sviluppo, non costituirà un ulteriore aumento della tassa per i contribuenti?
Il CSPF ritiene fondamentale l'introduzione di un sistema che premi economicamente, attraverso una riduzione dei costi, il corretto comportamento dei cittadini. In tal senso l'introduzione della tariffa puntuale è l'unica azione concreta che farà innalzare in tempi brevissimi la percentuale di raccolta differenziata, così come dimostrano le precedenti esperienze dei Comuni italiani che hanno già raggiunto la percentuale rispettosa della normativa vigente. Tariffa puntuale e raccolta porta a porta, compresa la raccolta della frazione organica: sono queste le azioni che porteranno ad una diminuzione del costo del servizio a carico del cittadino come testimoniato da tutte quelle realtà che da alcuni anni hanno adottato queste strategie, non trascurando anche il confronto puntuale con la popolazione e il coinvolgimento attivo dei cittadini nel perseguimento degli obiettivi.
Per tutti questi motivi il Comitato Si può fare lancia un appello alla responsabilità, questa volta di tutti gli amministratori comunali dei Comuni della Mont Rose e a tutte le forze politiche, e chiede che venga appoggiata una Mozione per impegnare gli Amministratori della Comunità Montana Mont Rose ad adottare una raccolta dei rifiuti più efficiente, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico, conformandosi con gli obiettivi contenuti nei nuovi indirizzi regionali.
Il CSPF ritiene fondamentale l'introduzione di un sistema che premi economicamente, attraverso una riduzione dei costi, il corretto comportamento dei cittadini. In tal senso l'introduzione della tariffa puntuale è l'unica azione concreta che farà innalzare in tempi brevissimi la percentuale di raccolta differenziata, così come dimostrano le precedenti esperienze dei Comuni italiani che hanno già raggiunto la percentuale rispettosa della normativa vigente. Tariffa puntuale e raccolta porta a porta, compresa la raccolta della frazione organica: sono queste le azioni che porteranno ad una diminuzione del costo del servizio a carico del cittadino come testimoniato da tutte quelle realtà che da alcuni anni hanno adottato queste strategie, non trascurando anche il confronto puntuale con la popolazione e il coinvolgimento attivo dei cittadini nel perseguimento degli obiettivi.
Per tutti questi motivi il Comitato Si può fare lancia un appello alla responsabilità, questa volta di tutti gli amministratori comunali dei Comuni della Mont Rose e a tutte le forze politiche, e chiede che venga appoggiata una Mozione per impegnare gli Amministratori della Comunità Montana Mont Rose ad adottare una raccolta dei rifiuti più efficiente, non solo dal punto di vista ambientale, ma anche economico, conformandosi con gli obiettivi contenuti nei nuovi indirizzi regionali.
mercoledì 23 luglio 2014
Lettera inviata ai presidenti delle comunità montane Mont Rose e Evançon
All'attenzione dei presidenti e dei consigli dei sindaci delle comunità montane Mont Rose e Evançon, il Comitato Si Può Fare ha inviato il seguente invito
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Nella seduta di venerdì 18 luglio 2014, la Giunta regionale ha finalmente approvato quelli che sono i nuovi indirizzi ed orientamenti per la gestione dei rifiuti in Valle d’Aosta. I nuovi indirizzi approvati avevano ottenuto parere favorevole espresso unanimemente dalla Terza Commissione consiliare il 16 luglio scorso, in coerenza con le determinazioni assunte dalla Giunta regionale il 7 marzo scorso. Il documento approvato prevede la raccolta dell'organico, una tariffazione puntuale, il potenziamento della raccolta differenziata, il recupero della materia e il progressivo azzeramento della discarica di Brissogne. Tale deliberazione apre la possibilità a nuove scelte politiche relativamente alla gestione dei rifiuti, in modo coordinato a livello regionale e a livello locale (subATO).
Considerato che nel caso della Comunità montana Mont Rose, il piano e l’appalto per la gestione raccolta dei rifiuti è in scadenza, alla luce dei nuovi impulsi e delle nuove soluzioni possibili: Quali saranno le scelte future a livello locale?
TARES prima e TARI dopo hanno evidenziato che la gestione attuale dei rifiuti nella Comunità Montana Mont Rose è insostenibile per le tasche dei cittadini e delle imprese, sulle quali l’intero costo viene ribaltato, oltretutto senza che si siano raggiunti gli obiettivi di raccolta contenuti nei relativi piani programmatici e previsti dalle direttive comunitarie e dalle leggi nazionali.
Questo penalizza non solo i risultati di gestione ottenuti, ma rischia di diventare un boomerang anche per gli amministratori: La Corte dei Conti della Sez. Giur. Liguria, con sentenza n. 83 del 2013, ha condannato amministratori e funzionari comunali a risarcire i propri cittadini per non aver assunto sufficienti iniziative atte a ricondurre la gestione dei rifiuti al rispetto delle percentuali minime di raccolta differenziata fissate dalla legge e per il conseguente danno economico originato dai maggiori tributi fatti pagare ai propri cittadini, per i quantitativi extra conferiti in discarica. Ed in questo noi vediamo chiare analogie.
La responsabilità delle scelte strategiche in capo ai rappresentanti politici, quindi, assume ancora maggiore rilevanza e visibilità, in quanto le scelte in merito alle modalità di gestione e raccolta sono stabilite dal sub-
ATO per conto dei Comuni.
Per raggiungere gli obiettivi previsti e trovare un buon modello di gestione per i rifiuti, siamo convinti, ed è la stessa normativa europea e italiana a dirlo, è necessario che la progettazione sia discussa e condivisa con tutti gli attori coinvolti.
Se è vero, dunque, che solo coinvolgendo le persone in un processo di cambiamento si possono ottenere i risultati necessari, il Comitato “Si può fare” si propone a tutela degli interessi della popolazione, degli utenti e delle istituzioni locali.
Prima di rassegnarci a prendere atto delle decisioni assunte e subire altri aumenti delle tariffe rifiuti, senza reali miglioramenti nelle percentuali di raccolta differenziata, chiediamo un incontro urgente con i soggetti deputati alla predisposizione dei nuovi piani programmatici, che preveda un’illustrazione delle misure che il vostro Consiglio intende valutare, gli obiettivi e i relativi costi.
Considerata l’urgenza della tematica, vi chiediamo di fissare l'incontro entro il 30 luglio prossimo.
Nel caso non fosse accolta la richiesta, il Comitato si riserva di attuare ogni azione necessaria, per la miglior tutela degli interessi della popolazione, degli utenti e delle istituzioni locali.
Considerato che nel caso della Comunità montana Mont Rose, il piano e l’appalto per la gestione raccolta dei rifiuti è in scadenza, alla luce dei nuovi impulsi e delle nuove soluzioni possibili: Quali saranno le scelte future a livello locale?
TARES prima e TARI dopo hanno evidenziato che la gestione attuale dei rifiuti nella Comunità Montana Mont Rose è insostenibile per le tasche dei cittadini e delle imprese, sulle quali l’intero costo viene ribaltato, oltretutto senza che si siano raggiunti gli obiettivi di raccolta contenuti nei relativi piani programmatici e previsti dalle direttive comunitarie e dalle leggi nazionali.
Questo penalizza non solo i risultati di gestione ottenuti, ma rischia di diventare un boomerang anche per gli amministratori: La Corte dei Conti della Sez. Giur. Liguria, con sentenza n. 83 del 2013, ha condannato amministratori e funzionari comunali a risarcire i propri cittadini per non aver assunto sufficienti iniziative atte a ricondurre la gestione dei rifiuti al rispetto delle percentuali minime di raccolta differenziata fissate dalla legge e per il conseguente danno economico originato dai maggiori tributi fatti pagare ai propri cittadini, per i quantitativi extra conferiti in discarica. Ed in questo noi vediamo chiare analogie.
La responsabilità delle scelte strategiche in capo ai rappresentanti politici, quindi, assume ancora maggiore rilevanza e visibilità, in quanto le scelte in merito alle modalità di gestione e raccolta sono stabilite dal sub-
ATO per conto dei Comuni.
Per raggiungere gli obiettivi previsti e trovare un buon modello di gestione per i rifiuti, siamo convinti, ed è la stessa normativa europea e italiana a dirlo, è necessario che la progettazione sia discussa e condivisa con tutti gli attori coinvolti.
Se è vero, dunque, che solo coinvolgendo le persone in un processo di cambiamento si possono ottenere i risultati necessari, il Comitato “Si può fare” si propone a tutela degli interessi della popolazione, degli utenti e delle istituzioni locali.
Prima di rassegnarci a prendere atto delle decisioni assunte e subire altri aumenti delle tariffe rifiuti, senza reali miglioramenti nelle percentuali di raccolta differenziata, chiediamo un incontro urgente con i soggetti deputati alla predisposizione dei nuovi piani programmatici, che preveda un’illustrazione delle misure che il vostro Consiglio intende valutare, gli obiettivi e i relativi costi.
Considerata l’urgenza della tematica, vi chiediamo di fissare l'incontro entro il 30 luglio prossimo.
Nel caso non fosse accolta la richiesta, il Comitato si riserva di attuare ogni azione necessaria, per la miglior tutela degli interessi della popolazione, degli utenti e delle istituzioni locali.
In attesa di un vostro tempestivo riscontro e ringraziandovi per l’attenzione che potrete accordarci, vi porgiamo cordiali saluti.
Il Comitato Si Può Fare
giovedì 5 giugno 2014
Plastica - cosa dice COREPLA
Ciao a tutti,
a tutti vogliamo divulgare questo link monto utile di COREPLA, che spiega molto bene cosa va messo nella raccolta della plastica.
Se ci impegnamo tutti, Si Può Fare!
lunedì 28 aprile 2014
Prima festa dei Rifiuti Zero - 10 maggio piazza Chanoux
Ciao a tutti,
ci siamo!
Il Comitato Si Può Fare! organizza l'evento di apertura per la nuova stagione della gestione dei rifiuti nel territorio della Valle d'Aosta. Cambiano le maggioranze, cambieranno forse leggi e regole: quello che non cambia è il nostro impegno verso la corretta gestione dei rifiuti nel nostro territorio.
Ed ecco che nasce l'idea di una festa: non protesta, ma proposte. Una linea guida, che sia il modello per qualunque nuovo governo nasca dagli attuali sconvolgimenti politici. Tracciamo la strada e informiamo le persone che non solo la strategia Rifiuti Zero Si Può Fare!, ma è anche più economica, più salutare e porta posti di lavoro.
Il 10 maggio, per tutta la giornata a partire dalle 11.00, in piazza Chanoux. Partecipate numerosi! Sono previsti giochi per i bimbi e per gli adulti, musica e tanto altro. Ovviamente senza produrre un solo grammo di rifiuto!
mercoledì 9 aprile 2014
Lezione #6 - Rifiuti Zero - I simboli della plastica
I SIMBOLI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA
Per effettuare una buona raccolta differenziata è utile dare un'occhiata anche ai simboli presenti sulle confezioni della merce che acquistiamo.
Iniziamo questa sera con i simboli che troviamo sulle confezioni in plastica e che vanno conferite nel bidone della plastica.
POLIETILENTEREFTALATO: ovvero la plastica utilizzata per bottiglie
per l’acqua, bibite, shampoo, ecc.
POLIETILENE ad alta densità (HDPE, PE-HD): utilizzato per i contenitori
dello yogurt, flaconi per detersivi, tappi bottiglie, ecc.
POLIVINILCLORURO: utilizzato nei contenitori per alimenti.
POLIETILENE a bassa densità (LDPE, PE-LD): utilizzato per i sacchetti
dei cibi surgelati, le bottiglie spremibili, tappi delle bottiglie, ecc.
POLIPROPILENE: utilizzato per la realizzazione delle bottiglie di
ketchup, flaconi usati in cosmetica, ecc.
POLISTIROLO: utilizzato per la realizzazione di vaschette per alimenti.
Per effettuare una buona raccolta differenziata è utile dare un'occhiata anche ai simboli presenti sulle confezioni della merce che acquistiamo.
Iniziamo questa sera con i simboli che troviamo sulle confezioni in plastica e che vanno conferite nel bidone della plastica.
POLIETILENTEREFTALATO: ovvero la plastica utilizzata per bottiglie
per l’acqua, bibite, shampoo, ecc.
dello yogurt, flaconi per detersivi, tappi bottiglie, ecc.
POLIVINILCLORURO: utilizzato nei contenitori per alimenti.
POLIETILENE a bassa densità (LDPE, PE-LD): utilizzato per i sacchetti
dei cibi surgelati, le bottiglie spremibili, tappi delle bottiglie, ecc.
POLIPROPILENE: utilizzato per la realizzazione delle bottiglie di
ketchup, flaconi usati in cosmetica, ecc.
POLISTIROLO: utilizzato per la realizzazione di vaschette per alimenti.
martedì 8 aprile 2014
Lezione #5 - Rifiuti Zero - Il compost (parte 2)
IL COMPOSTAGGIO DOMESTICO
a cura di Federica Rinaldi
- COS'E'?
Il compostaggio è una pratica antica
che consente di trasformare i rifiuti organici in ottimo
fertilizzante per orti e giardini, garantendo così una minore
produzione di rifiuti, una migliore fertilità del suolo ed un
risparmio economico.
- COME FARLO?
Dotatevi di compostiera o se avete
spazio in giardino preparate una buca nel terreno.
Preparate il fondo con dei rami secchi
in modo da favorire il drenaggio dei liquidi e l’areazione.
Gettatevi dentro gli scarti di cucina e
gli scarti di giardino avendo cura di alternare strati di frazione
umida con strati di frazione secca.
Frazione umida: scarti vegetali
di cucina, pasta o cibo avanzati, cibo avariato, bucce di frutta,
ossa o avanzi di carne o pesce (ma se avete gatti o cani dateli a
loro!), potature di giardino verdi.
Frazione secca: gusci di frutta
secca, gusci d’uovo, tovaglioli di carta usati a tavola, scottex
sporco, pane secco ammuffito (se non è ammuffito grattugiatelo o
regalatelo a chi ha galline), foglie e ramaglie secche, potature di
gerani e fiori, cenere del camino o della stufa, stuzzicadenti,
bastoncini in legno degli spiedini.
- CONSIGLI
Se sminuzzate i rifiuti si degraderanno
prima.
Abbiate cura di alternare la frazione
umida con la secca.
Ogni tanto con un forcone date una
girata al tutto per favorire l’areazione.
Aggiungete mezzo secchiello di terra
del vostro giardino se il contenuto della compostiera vi sembra
troppo umido, o al contrario bagnate se vi sembra troppo secco.
Non mettete attivatori chimici o robe
del genere, non ce n’è bisogno!
Vi sembrerà che la vostra compostiera
si riempia velocemente, ma in realtà scende rapidamente di volume e
non si riempirà mai.
In primavera, con la preparazione del
terreno per la semina, dallo sportello posto davanti alla
compostiera, prelevate il terriccio con una pala, setacciatelo
grossolanamente con una cassetta di quelle nere per la frutta e
utilizzate il vostro terriccio per fertilizzare orti, giardini e
piante in vaso.
Quello che non si è ancora decomposto
e rimane sulla griglia della cassetta rigettatelo dentro.
E’ più facile a farsi che a dirsi,
quindi provate. Inoltre fare il compostaggio domestico vi farà
ottenere delle riduzioni sulla tariffa comunale dei rifiuti (vedere
regolamento proprio comune di residenza).
domenica 30 marzo 2014
Lezione #4 - Rifiuti Zero - Il Compost (parte 1)
A cura di Gabriele Scattolin, dottore Agronomo.
Prima di affrontare le modalità
di produzione del compost è utile comprendere come la legislazione definisce
tale materia.
Il compost si inserisce a pieno
titolo nella normativa che disciplina i fertilizzanti (Decreto Legislativo 29
aprile 2010, n.75) il quale fornisce le definizioni delle varie tipologie di
prodotti utilizzabili in agricoltura.
Si deve intanto distinguere tra
“concimi” ed “ammendanti”. I primi forniscono gli elementi nutritivi di base
necessari per la crescita della vegetazione (azoto, fosforo e potassio), i
secondi non forniscono direttamente gli elementi nutritivi, ma favoriscono il
crearsi delle condizioni ottimali nel terreno per utilizzare al meglio gli
elementi nutritivi.
Di seguito si riportano le
definizioni tratte dal D. Lgs. 75/2010.
«concimi»: prodotti la
cui funzione principale e' fornire elementi nutritivi alle piante
«concime organico»: un
concime derivato da materiali organici di origine animale o vegetale,
costituito da composti organici ai quali gli elementi principali della
fertilità sono chimicamente legati in forma organica o comunque fanno parte
integrante della matrice
«ammendanti»: i materiali
da aggiungere al suolo in situ, principalmente per conservarne o
migliorarne le caratteristiche fisiche o chimiche o l'attività biologica,
disgiuntamente o unitamente tra loro
E’ interessante, per comprendere meglio la differenza tra
concime ed ammendante, che il Letame
essiccato (Prodotto ottenuto dall'essiccamento
e trasformazione di deiezioni animali con o senza lettiera) è considerato
un concime, mentre il Letame (Deiezioni
animali eventualmente miscelate alla lettiera o comunque a materiali vegetali, al fine di migliorarne le
caratteristiche fisiche - Umidità: 30% massimo) è considerato un ammendante.
Il compost è considerato un ammendante.
Vediamo ora di seguito quali sono le tipologie di compost, o
meglio di Ammendante compostato, definite dalla normativa:
- Ammendante compostato verde[1]
Prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di
trasformazione e stabilizzazione di rifiuti organici che possono essere
costituiti da:
- scarti di manutenzione del verde ornamentale
- altri materiali vegetali (sanse vergini disoleate o meno, od esauste)
- residui delle colture
- altri rifiuti di origine vegetale
- scarti di manutenzione del verde ornamentale
- altri materiali vegetali (sanse vergini disoleate o meno, od esauste)
- residui delle colture
- altri rifiuti di origine vegetale
- Ammendante compostato misto[2]
Prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di
trasformazione e stabilizzazione di rifiuti organici che possono essere
costituiti da:
- frazione organica dei Rifiuti Urbani proveniente da raccolta differenziata
- digestato da trattamento anaerobico (con esclusione di quello proveniente dal trattamento di rifiuto indifferenziato)
- rifiuti di origine animale compresi liquami zootecnici
- rifiuti di attività agroindustriali e da lavorazione del legno e del tessile naturale non trattati
- matrici previste per l'ammendante compostato verde
- frazione organica dei Rifiuti Urbani proveniente da raccolta differenziata
- digestato da trattamento anaerobico (con esclusione di quello proveniente dal trattamento di rifiuto indifferenziato)
- rifiuti di origine animale compresi liquami zootecnici
- rifiuti di attività agroindustriali e da lavorazione del legno e del tessile naturale non trattati
- matrici previste per l'ammendante compostato verde
- Ammendante torboso composto[3]
Prodotto ottenuto per miscela di torba con ammendante
compostato verde e/o ammendante compostato misto e/o ammendante compostato con
fanghi
- Ammendante compostato con fanghi[4]
Prodotto ottenuto attraverso un processo controllato di
trasformazione e stabilizzazione di reflui e fanghi nonché dalle matrici
previste per l'ammendante compostato misto
Dalle definizioni sopra riportate sicuramente molto importante è l’esclusione del digestato anaerobico proveniente dal trattamento del rifiuto indifferenziato, della possibilità di entrare nel ciclo del recupero della sostanza organica.
Per questo motivo infatti, secondo lo schema proposto da Valeco, il prodotto della digestione anaerobica dell’organico ottenuto dalla raccolta non differenziata (digestione anaerobica delle biocelle) finisce tutto per forza in discarica.
Dalle definizioni sopra riportate sicuramente molto importante è l’esclusione del digestato anaerobico proveniente dal trattamento del rifiuto indifferenziato, della possibilità di entrare nel ciclo del recupero della sostanza organica.
Per questo motivo infatti, secondo lo schema proposto da Valeco, il prodotto della digestione anaerobica dell’organico ottenuto dalla raccolta non differenziata (digestione anaerobica delle biocelle) finisce tutto per forza in discarica.
Ricordiamo inoltre a tutti, l'assemblea plenaria del comitato, prevista per il 4 aprile all'Espace Populaire alle 20.30.
venerdì 28 marzo 2014
Lezione #3 - Rifiuti Zero - Gli appendiabiti sono riciclabili
Dal 1° gennaio 2014 gli APPENDIABITI (grucce) sono ufficialmente RICICLABILI.
Come noto, molti oggetti, benché tecnicamente riciclabili, non lo
sono "ufficialmente" in quanto non classificati come "imballaggi".
Tuttavia, come in passato già avvenuto per piatti e bicchieri usa e
getta di plastica (divenuti ufficialmente "riciclabili" dal 1° maggio
2012), ora è la volta degli appendiabiti (grucce) di diventare
"riciclabili".
Infatti la direttiva 2013/2/UE, modifica l'Allegato I della direttiva
94/62/CE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio aggiungendo tra gli
articoli considerati imballaggio la seguente voce:
"Grucce per indumenti
(vendute con un indumento)".
CONAI si è adeguato alle prescrizioni
della direttiva europea ed ha fissato la decorrenza dal 1° gennaio 2014.
Pertanto, a seconda che siano di plastica, metallo, legno o altro
materiale, oggi gli appendiabiti devono essere conferiti nella raccolta
differenziata pertinente.
Ricordiamo inoltre a tutti, l'assemblea plenaria del comitato, prevista per il 4 aprile all'Espace Populaire alle 20.30.
giovedì 27 marzo 2014
Richiesta di partecipazioni ai lavori della III commissione
Cosa succederà ora?
Non lo sappiamo: la sfiducia della giunta regionale, votata ieri dal consiglio, apre a molteplici scenari.
Forse cambieranno molte cose, forse poche, staremo a vedere.
Quello che non cambia è lo scopo che questo comitato si è prefissato, nel perseguire la strategia Rifiuti Zero: pertanto, con rinnovata convinzione, inviamo la seguente lettera alla III commissione consigliare.
_______________________________________________________________
Al Presidente della terza Commissione
“Assetto del Territorio”
A tutti i membri
“Assetto del Territorio”
A tutti i membri
Oggetto: Richiesta di rappresentanza in seno alla terza Commissione “Assetto del Territorio” relativamente ai lavori sul nuovo sistema di trattamento dei rifiuti.
Il Comitato Si Può Fare, in nome e per conto delle associazioni e dei movimenti in calce indicati, chiede di poter partecipare con un proprio rappresentante senza diritto di voto alle sedute della terza commissione “Assetto del Territorio” insediatasi lo scorso 13 marzo.
L’argomento, ovvero l’attuazione di una proposta da sottoporre al Consiglio regionale di un nuovo sistema di trattamento dei rifiuti in Valle d’Aosta finalizzata all’adeguamento del Piano regionale di gestione dei rifiuti (deliberazione del Consiglio regionale n. 3188/XI del 15 aprile 2003, previsto dalla legge regionale 3 dicembre 2007, n. 31) è di estremo interesse per tutte le associazioni e movimenti aderenti al Comitato stesso e per tutta la società civile valdostana.
Non solo vi è stato sul tema un pronunciamento popolare con il referendum del 18 novembre 2012, ma il successo di un nuovo sistema di trattamento è raggiungibile solo con il coinvolgimento della società civile che deve diventarne da subito protagonista.
Per le stesse ragioni sopraindicate, si richiede sia data pubblicità alle sedute della terza Commissione “Assetto del Territorio” relativamente al tema in oggetto, anche trasmettendo i lavori della stessa in streaming, così come avvenuto per i lavori della Commissione speciale.
Fiducioso nell’accoglimento della presente, porge distinti saluti.
Comitato Si Può Fare :
Agrou
Alpe
Attac
Cibo é Salute
Codacons
Espace Popoulaire
Giovani Democratici VdA
CGIL
CoCiNus
Dora
Gas-Arci
ISDE
Alpe
Attac
Cibo é Salute
Codacons
Espace Popoulaire
Giovani Democratici VdA
CGIL
CoCiNus
Dora
Gas-Arci
ISDE
Libera
Movimento Decrescita Felice
Rifondazione Comunista
Union Valdotaine Progressiste
Italia dei Valori
Legambiente
Lo Pan Nër
Movimento 5 Stelle
PD Sinistra VdA
Rete 28 aprile
Scuola di Pace
Valle Virtuosa
Ricordiamo inoltre a tutti, l'assemblea plenaria del comitato, prevista per il 4 aprile all'Espace Populaire alle 20.30.
Movimento Decrescita Felice
Rifondazione Comunista
Union Valdotaine Progressiste
Italia dei Valori
Legambiente
Lo Pan Nër
Movimento 5 Stelle
PD Sinistra VdA
Rete 28 aprile
Scuola di Pace
Valle Virtuosa
Ricordiamo inoltre a tutti, l'assemblea plenaria del comitato, prevista per il 4 aprile all'Espace Populaire alle 20.30.
mercoledì 26 marzo 2014
Assemblea plenaria Si Può Fare!
Il comitato Si Può Fare si riunisce in assemblea plenaria.
All'Espace Populaire (via Mochet, 7), il 4 aprile, alle 20:30.
In
previsione della "Prima festa dei Rifiuti Zero", prevista per il 10 maggio
in piazza Chanoux, le associazioni facente parte del comitato e tutti i
cittadini interessati sono invitati a partecipare a questa serata
informativa/organizzativa.
Breve odg
- Spiegazione struttura della manifestazione/festa
- Elenco banchetti e disposizione
- Definizione dei turni e dei compiti tra i partecipanti
- Produzione e distribuzione materiale informativo
Partecipate numerosi!
sabato 22 marzo 2014
Lezione #2 - Rifiuti Zero - Differenziare correttamente alla mensa
Provate a indovinare cosa, del contenuto di questo vassoio, va nell'indifferenziato
A volte c'è un po' di confusione, soprattutto per quanto riguarda la plastica: un aiuto ci può venire da questo articolo.
Ecco, come vedete, piatti e bicchieri di plastica, vanno nella plastica. Le posate NO!! Quelle purtroppo vanno nell'indifferenziato.
Piatti e bicchieri vanno sciacquati, prima di essere buttati nel contenitore della plastica? Di nuovo NO! Corepla in un suo comunicato stampa, infatti, dichiara quanto segue:
"E’ comunque sempre importante porre attenzione a come
si conferisce: piatti e bicchieri monouso devono essere privi di
qualsiasi residuo solido o liquido. Vanno quindi adeguatamente svuotati
prima del conferimento, fatte salve le normali tracce di quanto hanno contenuto,"
Facile no? Significa solo di non buttare anche la polenta nella plastica assieme al piatto, ma nemmeno che bisogna prima lustrarli e magari metterli in lavastoviglie. Le macchie di sugo o di spezzatino rimaste (senza residui solidi ovviamente) possono finire tranquillamente nel contenitore della plastica.
E questo vale per ogni contenitore di plastica: dalla vaschetta del prosciutto, al bicchiere del caffé della macchinetta dell'ufficio. VANNO NELLA PLASTICA SENZA BISOGNO DI SCIACQUARLI O LAVARLI.
E ciò che resta del nostro vassoio? Beh, come spiegato nell'articolo, purtroppo le posate di plastica vanno nell'indifferenziato. Non così invece la bustina di plastica che le contiene: quella va nella plastica, assieme a piatti e bicchieri svuotati.
E la carta? L'ideale è che venga buttata nel contenitore dell'organico, soprattutto se molto sporca. In questo caso, essendo i tovaglioli del nostro vassoio molto puliti, va bene anche buttarli nella carta.
Tutto chiaro?
Certo, l'ideale sarebbe usare piatti e posate lavabili e magari anche tovaglioli lavabili, in modo da non avere proprio rifiuti : ma anche ricordandosi queste piccole regole, si può fare molto, almeno differenziando in modo corretto.
Vi salutiamo ricordando a tutti: Make love, not waste! Ovvero: Fate l'amore, non fate rifiuti!*
Alla prossima puntata di Lezioni Rifiuti Zero.
*Cit. Paul Connett
Lezione #1 - Rifiuti Zero - Il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto
Oggi sono andato al super mercato a comprare
del primo sale e della ricotta. Sono quindi andato al banco dei formaggi
freschi. Di solito funziona che la commessa prende il prodotto, lo
incarta, lo chiude, poi lo mette in un sacchetto di plastica e ci appiccica sopra lo scontrino.
Invece stavolta no: ho preso due contenitori che avevo a casa e ho chiesto alla gentilissima commessa di usare quelli. Lei ha pesato il vuoto, ha messo il prodotto e poi ha appiccicato lo scontrino direttamente sopra. Risultato, prodotto 99,9% rifiuto 0,1% (sto scontrino...) Facile, comodo, ecologico, a costo zero per me e un risparmio per l'ambiente.
Realizzare i rifiuti zero parte anche da qui: fare scelte consapevoli al momento dell'acquisto. I contenitori ora li svuoterò e pulirò per la prossima spesa. Ecco a voi la foto dell'impresa.
Invece stavolta no: ho preso due contenitori che avevo a casa e ho chiesto alla gentilissima commessa di usare quelli. Lei ha pesato il vuoto, ha messo il prodotto e poi ha appiccicato lo scontrino direttamente sopra. Risultato, prodotto 99,9% rifiuto 0,1% (sto scontrino...) Facile, comodo, ecologico, a costo zero per me e un risparmio per l'ambiente.
Realizzare i rifiuti zero parte anche da qui: fare scelte consapevoli al momento dell'acquisto. I contenitori ora li svuoterò e pulirò per la prossima spesa. Ecco a voi la foto dell'impresa.
mercoledì 19 marzo 2014
Vogliamo essere la prima Regione a Rifiuti Zero
Si Può Fare! Non abbiamo scelto a caso questo nome.
Noi ci crediamo, lo sappiamo, lo proponiamo: diventare la prima regione d'Italia a rifiuti zero Si Può Fare.
Abbiamo
gli strumenti, abbiamo gli esempi, abbiamo gli studi e gli esperti.
Manca la volontà politica ed è per questo che abbiamo costituito questo
comitato. La questione rifiuti zero non è solo un'utopica follia
ambientalista, è un processo inevitabile di civiltà. E' un passo verso
il futuro, abbandonando le scorrette pratiche del passato.
Siamo consapevoli che è una strada lunga, ma siamo determinati a percorrerla.
In
questo periodo, la III commissione consigliare della Regione Valle
d'Aosta è impegnata proprio nella discussione su un piano dei rifiuti
per la regione. Ebbene, noi non ci aspettiamo nulla di meno di un piano
organico, con punti e tempi precisi, che affronti il problema dei
rifiuti non solo nel trattamento in discarica, ma nell'interezza del suo
percorso.
Un piano che preveda
- Riduzione alla fonte del rifiuto: con politica dell'eliminazione degli imballaggi inutili, prodotti sfusi e alla spina.
- Riutilizzo, recupero, riparazione: in modo che l'oggetto rifiuto torni ad essere una risorsa e non uno scarto
- Tariffa puntuale, per abbattere la produzione di indifferenziato
-Raccolta organico, per produzione compost di qualità, da utilizzare
nell'agricoltura valdostana (localizzazione di piccoli impianti per le
vallate)
- Separazione dei due flussi: il differenziato sia gestito separatamente dal materiale destinato alla discarica
- Tendere alla chiusura della discarica
- Tendere all'eliminazione del rifiuto
Si Può Fare, noi ci crediamo e non chiederemo niente di meno ai nostri amministratori.
giovedì 13 marzo 2014
Un po' di chiarezza
Vorremmo chiarire il malinteso che si è venuto a creare in questi giorni.
Si parla di spaccatura, di divisione tra i virtuosi, di posizioni divergenti tra le forze del comitato Si Può Fare.
Niente di più sbagliato.
La posizione del Comitato è contro lo studio presentato da Valeco, giudicato insufficiente da tutte le forze appartenenti al comitato, per i motivi descritti nel comunicato stampa.
Altro discorso è il lavoro della commissione, sul qualche non è ancora arrivato nessun giudizio da parte del Comitato stesso, in quanto lavorerà in questi giorni e pertanto non vi è nulla da poter giudicare.
La posizione del comitato è per la massima collaborazione con la Regione e con la commissione, per produrre il miglior piano per i rifiuti possibile per tutti i cittadini.
E' ovvio che questo piano non potrà essere quello presentato da Valeco, che non va assolutamente nella direzione rifiuti zero auspicata dalle forze componenti il comitato.
In particolare contestiamo l'uso che valeco propone di fare con la frazione di umido: ovvero conferirla comunque in discarica, dove verrà usata per produrre biogas.
La componente organica, come fatto in molte altre regioni, può essere tranquillamente usata per produrre compost di qualità e quindi essere riutilizzato nell'ambiente. In questo modo non finirà in discarica: questo sì sarebbe un primo passo importante verso Rifiuti Zero.
Rinnovando l'augurio di buon lavoro alla commissione, che si riunisce in questi giorni, confermiamo la nostra massima collaborazione e disponibilità alla partecipazione dei lavori.
martedì 11 marzo 2014
COMUNICATO
STAMPA
OGGETTO:
Nuovo piano di gestione dei rifiuti.
Il
Comitato SI Può Fare, presa visione dello studio di fattibilità di
VALECO, dichiara quanto segue:
- lo studio affronta esclusivamente la riorganizzazione del centro di Brissogne, quindi a valle della raccolta;
- lo studio prevede il raddoppio dei costi entro il 2015;
- la soluzione caldeggiata da VALECO prevede l'innalzamento della discarica sino a 46 metri e l'esaurimento della stessa nell'arco di sedici anni;
- l'umido raccolto non viene utilizzato per produrre compost ma per la produzione di biogas;
- l'impianto proposto sarà sovradimensionato perché pensato per gestire la quantità attuale dei rifiuti indifferenziati prodotti e non la necessaria riduzione degli stessi;
Pertanto, tutte le associazioni aderenti al Comitato Si Può Fare, respingono il piano VALECO, ritendolo incompleto e insufficiente
Il
Comitato SI Può Fare ritiene che l'unico modo per rispettare la
volontà dei valdostani che hanno votato SI al referendum del 18
novembre 2012 sia adottare la strategia Rifiuti Zero per:
- risolvere in modo definitivo ed organico il problema dei rifiuti in Valle d'Aosta in modo tale da trasformarlo da problema in risorsa;
- ridurre le tariffe in carico all'utenza;
- produrre compost di qualità per conservare la fertilità del suolo agricolo contenendo la produzione di gas climalteranti;
- ridurre gli investimenti nell'impiantistica privilegiando invece la creazione di posti di lavoro;
- creare un centro studi per eliminare del tutto i rifiuti che non possono essere riciclati nonché il loro conferimento in discarica.
Il
Comitato SI Può Fare intende apportare il proprio contributo
all'effettiva soluzione del problema della gestione dei rifiuti
collaborando con la Regione Valle d'Aosta per il raggiungimento della
strategia Rifiuti Zero, nell'interesse di tutti i Valdostani e non
della conservazione dello status quo.
Analogamente
a quanto avvenuto in occasione della Commissione speciale il Comitato
SI Può Fare ritiene indispensabile che i lavori della
commissione siano trasmessi in streaming su internet e che alla
commissione partecipi, in qualità di osservatore, un rappresentante
della società civile individuato tra i referenti del Comitato
stesso.
Comitato
SI Può Fare
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